Quando prepariamo la pasta fresca ne facciamo sempre in abbondanza, in modo da poterla utilizzare più volte. Dobbiamo pertanto trovare il giusto metodo di conservazione che sia in grado anche di mantenerne gusto e consistenza.
Esistono almeno tre tecniche, si può essiccare, congelare o dargli una cottura a metà, la scelta è soggettiva e subordinata al periodo che si vuole mantenere.
Esistono almeno tre tecniche, si può essiccare, congelare o dargli una cottura a metà, la scelta è soggettiva e subordinata al periodo che si vuole mantenere.
- Per essiccare la pasta fresca, bisogna lasciarla su un piano di legno ben stesa, per almeno mezza giornata, in modo che l'aria provveda ad assorbire l'acqua in essa contenuta. Subito dopo, prendiamo delle buste di carta per alimenti e la riponiamo all'interno di esse, in modo da poterla conservare tranquillamente per circa una decina di giorni.
- L'opzione del congelamento, è particolarmente indicata per pasta con ripieno come cannoli, lasagne, tortellini e ravioli, e per eseguire a regola d'arte il processo, la pasta va lasciata riposare per un paio d'ore, prima di congelarla direttamente a crudo. Per evitare che possa schiacciarsi, conviene utilizzare dei vassoi, che ricopriamo con una pellicola trasparente per sovrapporli tra loro, nel caso ne conserviamo più di uno. Con questa tecnica, la conservazione va oltre un mese, fondamentale per programmare un pranzo a lungo termine.
- La terza tecnica di cui all'inizio abbiamo accennato è quella di cuocere la pasta fresca a metà, in modo da poterla conservare come ad esempio le lasagne e cannelloni che contengono ricotta o altri prodotti caseari, particolarmente soggetti a diventare acidi. Se decidiamo quindi di conservarla per un giorno bisogna metterla nel frigo, altrimenti conviene congelarla.